Ognuno di quei "morti" è un essere umano, mia sorella e mio fratello, ha una sua storia di affetti, di lavoro, di speranze e disillusioni. E ognuna di quelle così tragiche conclusioni è un atto di accusa a un'umanità crudele che incoraggia la guerra o che gira indifferente la testa dall'altra parte.
Per questo non si può che dare tutto il sostegno possibile alla Global Sumud Flotilla. Donne e uomini coraggiosi, nel pieno svolgimento di un'azione umanitaria volta a rompere l'assedio che da 18 anni chiude i porti di Gaza, provano con decine di imbarcazioni a violare il blocco e a portare aiuto alla popolazione stremata della Striscia.
E' forse il più importante atto pacifista nonviolento dai tempi delle grandi manifestazioni di Genova 2001 e dall'indimenticabile Marcia della Pace verso Sarajevo tenutasi nel pieno della guerra in Bosnia. Ed è da seguire, dal momento della partenza all'epilogo che si spera fruttuoso.
Non si tratta solo di un'azione contingente. Se la Flotilla ce la farà, bucherà una cortina di violenza e di menzogna che sta annichilendo un intero popolo. Aprirà uno spiraglio di speranza per tutte le guerre che ci sono in questo momento nel mondo. Darà un po' di conforto a chi soffre, soprattutto ai tantissimi bambini che sembrano essere i bersagli preferiti dai tiri delle armi israeliane.
Se la Flotilla non ce la farà e i suoi protagonisti saranno arrestati o peggio trattati con violenza, si dovrà innalzare un grido di protesta in tutto il mondo, un grido più forte di quello che avrebbe già dovuto raggiungere ogni angolo del Pianeta, di fronte alla morte di operatori sociali, medici e giornalisti. Questi ultimi, tutti palestinesi perché agli altri è precluso l'ingresso, stanno pagando un troppo alto tributo di sangue, oltre duecento hanno già perso la vita per aver cercato di spiegare a tutti noi, dal campo del dolore, le notizie di un massacro che non trova alcuna possibile giustificazione.
Dispiace non essere fisicamente sul mare. Ma credo che sia necessario, in qualsiasi modo possibile, fare come se ci si fosse, sostenendo con forza e convinzione ogni istante di questa straordinaria azione nonviolenta e autenticamente pacifista.
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