Chi sarà sindaco a Nova Gorica, nel prossimo importante "mandato" che durerà fino al 2026 e che includerà quindi la "capitale europea della Cultura"?
Per il momento solo la sfera di cristallo potrebbe rivelarlo, tuttavia è possibile conoscere il nome e il gruppo di appartenenza dei candidati, schierati più o meno in modo da rappresentare l'intero arco parlamentare attuale. E' da tenere presente che l'eletto dovrà costruirsi una solida maggioranza e quindi una giunta, a partire dai rapporti di forza emersi dal primo turno, a volte creando quindi, in piccolo, delle coalizioni abbastanza eterogenee pur di avere i "numeri" per amministrare.
A prima vista, tenuto conto anche dell'ottimo risultato ottenuto a Nova Gorica, in occasione del primo turno delle presidenziali, dalle formazioni filogovernative, ha una parte dei favori del pronostico il candidato di SvoboDa, Samo Turel, appartenente al gruppo politico che fa capo al premier Golob e, tra gli altri, al ministro "goričan" Matej Arčon, già sindaco fino al 2018. La "pattuglia" dei sostenitori dell'attuale governo si arricchisce con Tomaž Horvat, rappresentante dei "Socialni demokrati" (una sorta di Partito Democratico) della ministra degli esteri Tanja Fajon e con Andrej Pelicon, vivace e coinvolgente candidato della Levica (Sinistra) che a livello nazionale ha come riferimento Luka Mesec e nel "Goriziano" Marko Rusjan, valido collaboratore della Ministra della Cultura Asta Vrečko. All'area del centro sinistra appartiene comunque anche un altro grande favorito della competizione elettorale, il sindaco uscente Klemen Miklavič, espressione nella precedente elezione di Goriška.si e di altre istanze civiche dell'elettorato. Naturalmente spera di ripetere e migliorare l'inatteso éxploit della tornata di quattro anni fa, ma certamente non sarà un'impresa facile. C'è da immaginare che queste quattro forze si presentino unite nel probabile caso di ballottaggio.
Solo due sono i candidati sindaco del centro destra e destra. L'unica donna è Damjana Pavlica, del partito Slovenska demokratska stranka (l'SDS dell'ex premier Janez Janša), mentre l'area cattolica che a livello nazionale fa capo a Matej Tonin, schiera Anton Harej, di Nova Slovenija - Krščanski demokrati (una sorta di Partito Popolare cristiano). Anche questi raggruppamenti, con ogni probabilità, farebbero fronte comune nell'eventuale ballottaggio del 4 dicembre.
Ecco, queste sono le forze in campo, non ci resta che l'augurio - alla parte nuova della città di Gorica - che vinca il migliore!
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