Nella scorsa primavera, grazie all'iniziativa dell'associazione musicale Dramsam, è stato possibile conoscere alcune chiese affrescate, nella zona di confine tra Italia e Slovenija. Si era molto parlato, in quel frangente, del particolare "presbiterio carniolino" che caratterizza alcuni piccoli capolavori, come per esempio Sveti Ahac a Prilesje o Sveti Andrej a Vrhovlje pri Kozbani. Veniva spiegato che questa forma speciale di presbiterio ad archi era influenzata dalla chiesa di Sveti Janez Krstnik (San Giovanni Battista) nl villaggio di Suha, nella periferia dell'antica città di Škofija Loka.
Ed ecco qua l'originale.
In mezzo ai campi, una cinquantina di metri dalle case, ombreggiata dall'immancabile "lipa" (tiglio), c'è la chiesa. Solitaria, mostra al viandante sulla parete sinistra il grande san Cristoforo che accompagna il Bimbo oltre un fiume abitato da grandi pesci non troppo minacciosi. Sulla parete opposta, presso la sacrestia, si notano lacerti di affreschi più antichi, sopravvissuti ai vari rimaneggiamenti, ma poco riconoscibili. Il semplice atrio, funzionale alle esigenze liturgiche, presenta in una pittura moderna la storia del martirio di Giovanni Battista. All'interno, l'attenzione cade subito sui ricchi e colorati tre altari lignei barocchi, quello principale e i due collocati uno sula sinistra l'altro sulla destra.
Il gioiello della chiesa è comunque il presbiterio gotico, completamente affrescato e recentemente restaurato. nelle pitture, della metà del XVI secolo, si riconoscono i dodici apostoli, storie evangeliche (tra le quali la parabola delle vergini sagge e delle vergini stolte), angeli inneggianti alla gloria di Dio e, nel contro arco trionfale, il Cristo giudice, con alla sua destra i salvati e alla sinistra i reprobi. Interessante è notare la somiglianza dell'impianto iconografico con quello delle chiesette friulane e slovene della Primorska, segno di evidenti e costanti contatti culturali e artistici. in una zona centrale d'Europa le influenze sono reciproche e la più nota impresa artistica italiana si coniuga con le suggestioni del Nord e dell'Est.In conclusione, un altro itinerario da non perdere. una domenica a Škofija Loka e a Kranj, con una sosta a Suha e a Crnigrob, potrebbe davvero essere alquanto remunerativa, permettendo di conoscere aspetti importanti della storia slovena, del passato ma anche del presente. Buon viaggio!
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