martedì 6 luglio 2021

Il ritorno di Karl Marx

Tiskovna Slovenija, Vojsko
Dal punto di vista dei numeri, la Sinistra è in caduta libera dai tempi della fine del PCI. Sì, il riferimento è alla Sinistra, quella che si è frammentata in una miriade di partitini, pochi dei quali ancora ancorati all'idea del comunismo. Perché l'altra parte, quella passata attraverso l'esperienza del PDS, dei DS, dell'Ulivo 1 e 2, della Margherita (con i transfughi dall'antica DC e dal PPI), dell'attuale Partito Democratico, difficilmente potrebbe essere definita "Sinistra".
Che fare per invertire questa rotta, tenendo presente che in realtà il "pensiero di sinistra" trova una rappresentanza culturale ben più significativa e consistente rispetto a quella offerta dalle competizioni elettorali?
Occorre essere Sinistra. Ciò significa ripartire essenzialmente dall'analisi della società comunista, tenendo presente che la "profezia" di Karl Marx si è di fatto realizzata, anche se non sembra che molti se ne siano accorti. E' davvero trionfante il Capitalismo? O ha raggiunto il suo apice e avviato una drammatica parabola discendente?
Essere Sinistra significa ritrovare la via delle masse dei lavoratori, "soffiati" alle élite sedicenti "democratiche" dalle effimere promesse dell'anti-ideologia liberista. Significa ritornare alla base, al prendersi carico della quotidianità dei problemi delle persone, a rispondere alle situazioni di palese ingiustizia, a costruire un sistema pubblico in grado di marginalizzare progressivamente il privato, a realizzare la giustizia sociale, in un contesto internazionalista e mondialista, ad affermare la libertà di circolazione delle persone, il diritto al lavoro sicuro, al giusto salario, all'abitazione, al ricongiungimento familiare.
Attenzione attenzione!!! Venti anni di demonizzazione di Berlusconi, l'edizione italiana della guerra mediatica planetaria che ha trasformato l'umanità in una massa enorme di servi, come colpiti dai razzetti omologanti del "Minivip" di Bruno Bozzetto, non lo hanno demolito, ma fortemente rafforzato, in assenza di serie proposte politiche sul lavoro, sull'ambiente, sul futuro dei giovani e dei nuclei sociali. Venti anni di demonizzazione dell'improponibile Destra neofascista e razzista attuale non l'hanno indebolita, ma costantemente fatta crescere, con un consenso ottenuto soprattutto negli strati più deboli della popolazione.
Certo, sono importanti i diritti e le lotte per la loro affermazione. ma se si lascia alla Destra il campo dell'ascolto e del tentativo di rispondere ai problemi quotidiani delle persone, nelle fabbriche, nelle scuole, nei luoghi della sofferenza e della cultura, nelle famiglie senza soldi per arrivare a fine mese o senza la possibilità di pagare l'affitto... Se si lascia a Casa Pound l'onore di lottare per i senza casa, sia pur "prima gli italiani", senza produrre uno straccio di alternativa concreta e pratica... poi non ci si può lamentare se la Destra stravince e la "sinistra" straperde.
Qualcuno propone, forse strategicamente, il "passo indietro", la rinuncia ai simboli e alle identità, almeno quelle partitiche troppo compromesse con il Potere. Ma è davvero questa la via per risollevarsi? E se il passo indietro fosse invece quello di ritrovarsi sotto una nuova edizione della falce e del martello, riprendendo i sentieri interrotti alla vigilia della crisi delle ideologie, ritrovando unità non in ipotetici cartelli troppo localizzati, ma in una visione del mondo, della politica e della società fondata sull'uguaglianza dei diritti, sulla solidarietà internazionale e su una libertà totalmente radicata nella giustizia sociale? 

1 commento:

  1. E' fallito il comunismo. La storia lo ha dimostrato. E' fallito il capitalismo. Sempre storia lo ha dimostrato. I tempi e gli uomini sono cambiati. Parlare ancora di destra e di sinistra, se sia meglio o peggio l'una o l'altra, a mio avviso, è un errore. Io credo che idee diverse possano convivere, se riusciamo a mettere in pratica le soluzioni migliori per la libertà e il benessere di tutti, per combattere disparità e disuguaglianze.
    E' umano avere nostalgia del passato, tuttavia bisogna adeguarsi ai tempi se si vuole andare avanti. Imparare dagli errori del passato, non ripeterli, per vivere un futuro migliore. La politica è fatta dagli uomini. Più che all'appartenenza guardiamo all'onesta che paga sempre.

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