La confusione regna sovrana. Mentre la variante Delta si moltiplica, portando a infauste previsioni per il resto dell'estate e soprattutto per il prossimo autunno, proporzionalmente si diffondono notizie totalmente contrastanti. La maggior parte dei contagiati aveva ricevuto almeno una dose di vaccino, non è vero quasi nessuno, le varianti crescono proprio come adeguamento del virus al vaccino, no è una sciocchezza, chi è colpito non sta particolarmente male e non è così contagioso, non è vero il fatto è che per il momento prende solo i giovani e così via.
Questa mancanza di chiarezza, alimentata anche dalle posizioni dei politici a caccia di voti, tende alla creazione di due "partiti", uno contro l'altro, come spesso accade nell'Italia bipolare o maggioritaria, che dir si voglia.
L'area dei "convinti" ritiene di essere l'unica depositaria della Scienza, relegando il ruolo di studiosi che esprimono perplessità nello spazio della magia e della stregoneria. Viceversa, coloro che hanno dei dubbi accusano i primi di essere schiavi di un complotto internazionale e quasi di provocare apposta malattia e morte.
Così la "guerra" si fa molto dura, alimentata, come in tutti i conflitti, dai media che sposano l'una e l'altra posizione sottolineando con forza i "casi singoli": qua il no-vax che muore di covid-19 non dopo aver espresso il proprio pentimento, là il vaccinato che muore arrabbiato contro chi gli ha di fatto imposto la soluzione per lui letale. Da una parte si auspica l'esclusione dai pubblici uffici di chi si rifiuta di sottoporsi alla puntura, dall'altra si grida alla fine della democrazia a causa del mancato rispetto del diritto individuale. In nome della sicurezza si costringono gli anziani nelle residenze assistite a un regime praticamente carcerario, contestato dai "libertari" che ritengono che molti anziani siano morti più di solitudine che di coronavirus.
Per i comuni mortali è praticamente impossibile discernere chi abbia ragione e chi abbia torto. E' senz'altro vero che il vaccino è un prodotto dell'intelligenza e della scienza umane, ma non è affatto vero che tutti quelli che lo contestano non siano valenti scienziati di lunga esperienza. E' vero che alcune posizioni contrarie al vaccino sono espresse con toni inaccettabili e a volte fantascientifici, non è vero che tutti coloro che pongono delle questioni problematiche siano dei ciarlatani. E' vero che ognuno può dire ciò che ritiene opportuno, come è vero che chi - anche con buone ragioni - esprime pareri diversi da quelli "ufficiali", viene letteralmente cancellato dai media. Non siamo forse a questo punto, ma certe censure sembrano proprio orientare all'impressione di prove di regime o di pensiero unico.
Come uscire da questa situazione, evitando possibilmente le strumentalizzazioni di una destra che attualmente sembra avere grande capacità di fiutare l'opinione delle masse? Forse sarebbe necessario almeno abbassare tutti i toni e riportare il dibattito nel suo alveo pacifico. A tutti interessa vincere la pandemia, ma occorre accettare che non ci siano soluzioni facili o precostituite. Occorre che gli scienziati dialoghino fra loro, senza demonizzare le loro diversità. Occorre che i politici riconoscano la centralità di una riflessione approfondita sul destino della sanità pubblica e sui disastri conseguenti a una troppo frequente valorizzazione di quella privata. Occorre che i cittadini si informino più che possono, ma senza cadere nella tentazione di trasformarsi in tifosi, di una parte o dell'altra, rispettandosi a vicenda, anche quando le diverse posizioni sembrano difficilmente conciliabili.
E' necessario vincere il coronavirus, senza per questo indebolire la Democrazia. Ci riusciremo?
Nella mia vita ho fatto tranquillamente i vaccini, come quando sono andata in Tanzania per un safari fotografico: non ho esitato a fare la febbre gialla, il colera e la profilassi per la malaria. O come quando nel 2015, la Toscana, fu colpita da una epidemia di meningite: persone di ogni età morivano come mosche e io non ho esitato un attimo a vaccinarmi. Questa volta sono molto perplessa ed non sono certo una no vax, tuttavia,la confusione è alimentata proprio da coloro che, al contrario, dovrebbero rassicurarci. Ho deciso di non guardare più la TV, sono stufa di ascoltare i c.d. esperti che, come star, appaiono in tutti i programmi a creare confusione perché si contraddicono fra loro. In questo momento sono in stand by e, mentalmente, li ho mandati tutti a quel paese.
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