venerdì 15 maggio 2020

Stato e Chiesa (1)

La Religione riguarda la coscienza di ciascuno oppure ha una sua rilevanza anche sociale? Così posta, la domanda ha una risposta ovvia, nessuno può negare il ruolo fondamentale delle religioni nella costituzione delle società umane, nel bene e nel male.
Ma appunto, ciò che ha determinato la nascita, crescita e morte di immensi imperi, è davvero un sistema di miti, riti e prescrizioni morali legato alla misteriosa e intima relazione con il Mistero trascendente? Oppure, consapevolmente o meno da parte di chi l'ha utilizzata per scopi "politici", non ha proprio nulla a che fare con il divino, se non appunto per la sistematica strumentalizzazione?
A questo punto la domanda non è più così scontata. Per esempio, in una parte del mondo occidentale, il cattolicesimo assume un'importanza enorme, anche nei sistemi democratici che, nella loro relatività, non dovrebbero per definizione essere troppo inclini ad accettare posizioni ispirate a riferimenti assoluti. Eppure, la maggior parte della vita civile anche di uno Stato sedicente laico come l'Italia, presuppone dei riti religiosi che accompagnano il percorso della vita degli individui e della società nel suo insieme. I funerali di Stato si svolgono di solito nelle chiese, ci sono ancora le liturgie in molte scuole, all'inizio e alla fine dell'anno, i sacramenti accompagnano la crescita anche civile, attraverso il battesimo, la prima comunione e la cresima che per la stragrande maggioranza degli italiani costituiscono veri e propri riti di iniziazione dell'infanzia e dell'adolescenza, del tutto indipendenti dai loro originari significati e dalla loro complessa simbologia. 
Anche in questo periodo, enorme risalto è stato dato ai gesti di preghiera - peraltro alquanto suggestivi e coinvolgenti - posti da papa Bergoglio in occasione della pandemia oppure alle controversie dall'ampio risvolto mediatico tra rappresentanti del clero a favore della pace e dell'accoglienza, contrapposti ad altri tradizionalisti, desiderosi di salvaguardare la dottrina postcostantiniana della Chiesa.
E' interessante notare che la dottrina sulla quale si fonda l'Impero cattolico è una clamorosa fake news. Anche oggi, pur senza possedere altra dimensione geografica che non sia lo Stato della Chiesa, la Chiesa cattolica ha un immenso patrimonio immobiliare, mobiliare e culturale, accumulato sulla base della teorizzazione dell'unione dei poteri spirituale e temporale, basata sulla donazione dell'Imperatore Costantino. E' un documento falso, riconosciuto come tale nel 1420, ma tuttora fondamento della pretesa, da parte dei cattolici, di interferire - a partire dalla propria appartenenza a una comunità religiosa - negli affari e nelle vicende della Comunità civile.
Vale la pena di approfondire un po'...

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