giovedì 21 maggio 2020

Castello, sorprese dal sottosuolo? Un'antica intervista...

Durante gli scavi per la costruzione degli ascensori al castello di Gorizia sono stati trovati sette scheletri. Ormai si rasentano i venti anni da quando si è cominciato a parlare di questa faraonica e inutile opera e oltre dieci da quando sono iniziati i lavori. Sospesi mille volte, sempre per motivi del tutto prevedibili, hanno costituito un vero e proprio pozzo di san patrizio, nel quale sono finiti milioni e milioni di euro dei contribuenti. Lo stop questa volta è di ordine archeologico e, anche se tutto fa propendere per storie di vita relativamente recenti, le ricerche nel piazzale antistante alla Cattedrale hanno dimostrato che la vicenda di Gorizia è ben più antica rispetto a quel famoso documento del 1001 che la cita per la prima volta. Una novità? Non sembrerebbe proprio, se si va a una vecchia intervista, pubblicata sul blog del Forum per Gorizia. Ma non ricordo bene, era una fake news o una realtà? In ogni caso, se non proprio una profezia, era una fondata intuizione...

18 Novembre 2010 by Leave a Comment

Incontriamo in piazza Vittoria il prof. A. Schöneleben, esperto in storia delle religioni antiche. Sembra molto colpito, non tanto dall’antico maniero quanto dalla conformazione del colle. Accetta per la verità non troppo volentieri di rispondere a un paio di nostre domande.
Professore, cosa le sembra il nostro castello?
Il castello non mi dice molto, si vede chiaramente che è stato ricostruito dopo le devastazioni della prima guerra mondiale: ho visto alcune fotografie, se è stato ridotto a un simile ammasso di macerie posso solo immaginare quante bombe inesplose sono ancora presenti nel terreno circostante!
E allora, perché è venuto in piazza Vittoria?
So che per lei sono particolari insignificanti, tuttavia questo colle ha una collocazione del tutto particolare, sostanzialmente isolato al di là del piccolo anfiteatro morenico che chiude la valle del fiume Frigidus… Come si chiama adesso?
Si chiama Vipacco, ma continui, la prego…
Su colline di questo tipo in epoca remota venivano costruiti i santuari celtici: ormai sono innumerevoli gli esempi, alcuni molto significativi anche dalla vostre parti, anche se lei mi sembra poco erudito forse avrà sentito parlare della montagna di Buja a Nord di Udine, del Col de Zuca a Invillino e del recentemente scavato Tonovcov Grad presso Kobarid. Normalmente gli stessi colli sono stati poi cristianizzati e infatti sono state scoperte ovunque chiese fondate tra il IV e il VI secolo, spesso costruite in alto e in luoghi poco accessibili per evitare funeste devastazioni. E altrettanto spesso accanto alle chiese sono stati edificati nel medioevo castelli in grado di offrire rifugio anche dalle malattie tipiche delle troppo umide pianure.
Lei pensa che lo stesso possa essere accaduto per il nostro castello?
Non dico che sia così, ma è un’ipotesi plausibile e suggestiva che si potrebbe facilmente dimostrare: del resto la presenza di una chiesa come quella di Santo Spirito – penso che qualcuno abbia pensato di scavare sotto il pavimento marmoreo per vedere se ci sono i resti di edifici preesistenti – sta a dimostrare una mai venuta meno frequentazione socio religiosa del sito. E poi…
E poi?
Poi c’è tutta la parte non coperta dal castello e dal Borgo che è archeologicamente molto promettente: pensi, tutta la zona coperta dal bosco che si eleva sopra l’imbocco di quella triste galleria potrebbe nascondere delle sorprese archeologiche in grado di rivoluzionare la storia della città, e non solo… Non sto dicendo che magari si può riscontrare una mega piramide a gradoni come qualche sedicente archeologo vuole dimostrare esserci a Visoko in Bosnia. Si tratta solo di compiere qualche saggio, carotare la salita e probabilmente scoprire che anche qui i celti avevano una loro importante base religiosa.
Lo sa che proprio lì vogliono costruire un ascensore?
Non credo in simili assurdità e non mi interesso di politica: a parte che il colle mi sembra bello così come è, ma se è vero quello che lei mi dice credo che sia indispensabile una perizia da parte di archeologi competenti; l’eventuale cementificazione potrebbe sottrarre al bene comune dei documenti straordinari che se scoperti comproverebbero l’esistenza di una montagna sacra dove gli dei antichi potrebbero aver vegliato per millenni sulle sorti degli “ur-goriziani”. Adesso però sono entrato nel cortile del palazzo arcivescovile: mi lasci camminare in pace su questo splendido sentiero, voglio proprio godermi il silenzio e la solitudine del bosco.
Grazie professore e a presto…

1 commento:

  1. Intuizioni, libertà d'espressione, conoscenze, studi, consapevolezze dello Stare ed Essere al Mondo: basi solide e necessarie per l'essere umano Uomo, ignobilmente ignorate dall'Uomo stesso...

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