domenica 26 gennaio 2025

Giornata della Memoria 2025

 

Luce e Cici Einstein, in un momento spensierato
In occasione della Giornata della Memoria 2025, voglio ricordare ancora una volta la mia prozia Nina Mazzetti, moglie dell'ingegnere Robert Einstein, cugino del più famoso Albert, assassinata dai nazisti insieme alle due figlie, Luce e Annamaria (Cici) Einstein, di 17 e 26 anni, il 3 agosto 1944, nella villa del Focardo, sopra Firenze.

E' una goccia nell'oceano di dolore costruito dal nazismo e dal fascismo, un milionesimo dell'immane tragedia della Shoah e dell'annientamento di interi popoli nei campi di sterminio e nelle infinite stragi che si sono verificate in Italia e in Europa.

Ma ogni individuo è un mondo a sé stante, portatore del mistero dell'esserci. Contemplando il particolare, ci si rende conto dell'universale e guardando all'insieme, si scopre che in esso si realizza l'umana avventura di ciascuno. Il razzismo ha massacrato milioni di persone - non solo ebrei, ma anche rom, testimoni di Geova, omosessuali, portatori di disabilità, oppositori politici -  non tutte insieme ma una a una e ogni uccisione ha spento una fiammella della luce che è la Vita.

Non ci può essere atto più orribile del cancellare l'esistenza di un'altra persona. Chi uccide un uomo, uccide l'intera umanità e - come scrive il Corano - chi salva un uomo salva tutta l'umanità, perché siamo tutti indissolubilmente legati gli uni agli altri e all'intero regno dei viventi. L'unica possibile giustificazione della violenza è la consapevolezza che non ci possa essere altro strumento per impedire una immensa, maggiore sofferenza. Ed è per questo che l'unica guerra non ingiusta del XX (e del XXI) secolo è stata quella partigiana, finalizzata a sconfiggere il mostro razzista nazifascista che aveva condotto l'umanità intera sull'orlo della catastrofe finale.

E' giusto ricordare che i campi di sterminio e le stragi non sono stati frutto di una disgrazia o di un fenomeno naturale. Sono stati invece l'esito di libere scelte, attuate da persone con un nome e un cognome, ispirati da ideologie perverse alle quali avevano consacrato la loro vita. Non si può trascorrere un'intera Giornata della Memoria, senza nominare i criminali che hanno provocato la tragedia che in essa viene ricordata e senza essere grati a chi ha messo a repentaglio la propria vita, combattendo perché quell'orrore potesse finire. Non si può inorridire davanti a ciò che è accaduto, senza dichiararsi antifascisti.

Altrimenti, quel "mai più", oltre che illusorio, rischia di essere anche ipocrita, in un mondo in cui ovunque le stragi degli innocenti si stanno quotidianamente ripetendo, sotto lo stesso sguardo impotente o complice dei cosiddetti Grandi di ogni tempo.

3 commenti:

  1. E' urgente e assolutamente necessario organizzare un corso di umanita' a tutti i capi di stato e di governo della terra.

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  2. Bastasse la "buona educazione"! È necessaria ma non risolve il contrasto...
    democratico verso i diritti dei... Maleducati , intolleranti e prepotenti . Crisi sociale umanitaria . ma non prevarranno,!

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