lunedì 28 giugno 2021

Medici di Medicina Generale: davvero il problema è solo la carenza di personale?

Dopo le prese di posizione nella Bassa Friulana, si muove anche Gorizia, come riportato oggi su un'intera pagina del Piccolo di Gorizia. Ritorna il tema dei medici di medicina generale che evidentemente scarseggiano ovunque, tenuto conto anche dell'età che avanza e del prossimo pensionamento della maggior parte di essi.
Al di là della drammaticità del problema, che coinvolge in modo speciale persone anziane e malate e al di là degli effettivi scarsi "numeri", ci sono alcune carenze organizzative e politiche che non possono essere sottovalutate e che conducono alla domanda se effettivamente l'unico vero problema sia la mancanza di personale.
Prima di tutto, si parli di età pensionabile. 70 anni possono essere tanti o pochi, a seconda dei punti di vista. in ogni caso, il medico di medicina generale a 70 anni se ne deve andare, anche nel caso in cui sia disponibile a rimanere, almeno fino al reperimento del sostituto. Non è possibile e ciò ha una logica, evidentemente si riscontra che a quell'età, generalmente, sarebbe meglio non cimentarsi in impegni troppo delicati. Tuttavia, il medico in pensione può tranquillamente continuare a esercitare, in privato e a pagamento, fatto questo particolarmente incomprensibile là dove non sia possibile alcun accesso "pubblico" nelle vicinanze della propria abitazione.
Si passi poi a esaminare il meccanismo di assunzione, ovvero la messa in bando di un posto libero di mmg. Si può concorrere su più ambiti, scegliendo quello più conveniente. Ciò significa che le zone periferiche non possono sperare in tempi brevi di avere un medico titolare, anche perché non esiste una graduatoria da scalare ma, assegnato il primo bando, occorre attendere un altro anno perché ne sia indetto un altro.
Nel frattempo vengono inviati dei "sostituti" che non hanno gli stessi diritti dei titolari e che di conseguenza, una volta prospettata una migliore sistemazione sotto il profilo della distanza da casa o dell'accesso alle attrezzature, del tutto comprensibilmente se ne vanno, lasciando tuttavia centinaia di persone senza nessun diritto.
C'è sì una graduatoria dei sostituti, sembra che in fvg la maggior parte di questi sia impegnata attualmente nei centri vaccinali, ma ci sono anche molti che cercano un posto stabile di lavoro, ma non lo riescono a trovare a causa di mille difficoltà burocratiche.
Davvero non c'è modo di rivedere tutto questo? Davvero il problema è la carenza di medici o soltanto essa? Non si potrebbero aggiornare le regole per le assunzioni del medici di medicina generale? Non dovrebbe essere rivisto anche il loro status giuridico e amministrativo, in accordo con l'ordine dei Medici e le Aziende Sanitarie territoriali?
Intanto la gente pone domande semplicissime alle quali sembra complicatissimo dare risposte. Chi mi scrive una ricetta? Come faccio se sto male? A chi mi devo rivolgere, se non ho mezzi per spostarmi? Se i medici di medicina generale, "gravati" da altre improvvise centinaia di presenze, non sono più in grado di compiere visite domiciliari, dove si deve rivolgere chi è allettato? o i suoi familiari?
Si sente di gente - esasperata dalla mancanza di punti di riferimento - che si trova costretta ad andare in Pronto soccorso per sentirsi dire di "andare dal proprio medico di base", 
C'è davvero il rischio che i pazienti diventino sempre meno "pazienti". E forse non senza molte importanti ragioni che tecnici e politici devono assolutamente ascoltare.

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