E' una grande festa civile, quella odierna. Sì, proprio "civile", ovvero di ogni "civis", cittadino. La Repubblica è la realtà istituzionale alla quale ognuno appartiene e che ognuno possiede, in uno scambio tra ciò che si dona e ciò che si riceve mirabilmente sintetizzato nel primo articolo della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul Lavoro".
L'augurio di quest'anno, mentre sembra vicina l'uscita dal tunnel della pandemia, è che dopo aver constatato i limiti, i pericoli e le ingiustizie che hanno caratterizzato spesso la "res privata", si riscoprano le fondamentali equità e solidarietà insite nel concetto di "res publica". Tutto appartiene a tutti, in un contesto determinato dalla Legge fondamentale dello Stato che è appunto la Costituzione.
In tutti i settori della vita sociale, occorre ritrovare la bellezza e l'importanza della dimensione pubblica, dalla scuola al lavoro, dalla cultura alla tutela dell'ambiente, dalla salute all'accoglienza, dall'arte alla gestione dell'economia e della politica. La "res publica" non mortifica l'individuo, al contrario moltiplica le sue potenzialità, rendendo possibile a ciascuno di essere nel contempo soggetto e oggetto, protagonista della "cura" dell'intera comunità umana e sociale.
Buona festa della Res publica, viva la nostra bella Costituzione!
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