martedì 5 marzo 2024

Gorizia 9 marzo, per la pace in Corso (Verdi)

 

Ecco il manifesto pubblicato dal Comitato per la Pace di Gorizia per invitare la cittadinanza a partecipare all'iniziativa pubblica che si terrà sabato 9 marzo, in Corso Verdi a Gorizia. Ed ecco anche il testo proposto dagli organizzatori per riflettere insieme, in accordo con altre decine di migliaia di persone che manifesteranno sabato con le stesse motivazioni, in Italia e nel Mondo. 

I venti di guerra soffiano sempre più forte.

Le vittime del genocidio nella Striscia di Gaza sono ormai oltre 30.000, buona parte delle quali bambini. La sofferenza del popolo palestinese è talmente grande da suscitare timide reazioni di perplessità perfino in chi, dall’inizio, continua a giustificare questa guerra. Si ritiene infatti che sia normale e giustificata una simile terribile strage, in quanto reazione agli attentati del 7 ottobre scorso.

La guerra fra Ucraina e Russia segna il suo secondo anniversario. Si parla di centinaia di migliaia di morti, tra soldati e civili, oltre che di immani distruzioni. Fin dall’inizio era chiaro che l’unica possibile via di uscita fosse quella negoziale. Invece… invece gli Stati Uniti e con loro l’Unione europea hanno deciso di prolungare il conflitto all’infinito, inviando continuamente armi, con il rischio che da un momento all’altro possa scoccare la scintilla per un tragico ulteriore aggravamento della situazione.

In altre parti del mondo si combattono almeno 84 guerre, per lo più dimenticate dai media, ma non dai costruttori e trafficanti d’armi che speculano sul dolore umano e costringono intere popolazioni alla miseria più assoluta.

In Italia chi esprime dissenso viene mediaticamente azzittito, quando addirittura non si giunge ai manganelli per fermare l’impeto giovanile di tanti studenti che hanno l’unica colpa di voler dichiarare la loro contrarietà a qualsiasi forma di guerra armata. Eppure, in un contesto in cui il Paese sembra sempre più saldamente in mano a una maggioranza trasversale che sostiene Netanyahu e arma Zelensky, l’unica forma possibile di pressione è manifestare.

Esprimiamo pubblicamente il nostro chiaro e dettagliato no alla guerra, no cioè all’invio delle armi nei Paesi in conflitto, al sostegno alla campagna criminale di Israele nella Striscia di Gaza, alle parole dei governanti europei e mondiali che gettano benzina sul fuoco delle controversie internazionali.

Esprimiamo pubblicamente il nostro sì all’impegno per portare i contendenti sul tavolo delle trattative, alla costituzione dei corpi civili di pace europei, all’investimento di risorse umane e finanze per creare le condizioni affinché cessino immediatamente i bombardamenti e gli scontri, all’assunzione della lotta nonviolenta come forma autenticamente degna dell’intelligenza umana.

Esprimiamo piena solidarietà con gli obiettori di coscienza e i disertori, presenti in tutte le Nazioni coinvolte nei vari conflitti. Sono i veri eroi, coloro che si rifiutano di imbracciare un fucile o di lanciare una bomba. Rischiano il carcere e a volte anche la vita per testimoniare quanto sia importante che la pace non sia mai armata, se non dalla consapevolezza di appartenere tutti alla medesima umana famiglia.

Richiamiamo con forza i nostri governanti europei e italiani perché fermino immediatamente questo apparentemente ineluttabile declino. Ci vadano loro al fronte, con l’elmetto in testa, a garantire gli interessi del dio Capitale. Ci vadano loro e lascino stare i nostri giovani che hanno il diritto di sperare in un possibile pacifico e laborioso futuro.

Comitato per la pace di Gorizia

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