sabato 30 marzo 2024

Ogni catena è una violazione dei diritti dell'uomo

Le immagini di Ilaria Salis incatenata alle mani e ai piedi, tenuta con un guinzaglio di ferro da una guardia, sono di una violenza inaudita. Lo stesso è da dire per centinaia di migliaia di esseri umani che subiscono lo stesso trattamento in diverse parti del mondo.

No, non può esserci alcuna giustificazione davanti a una palese violazione dei diritti della persona. Cosa è stato fatto per evitare questo scandalo? Cosa ha fatto il governo Meloni per evitare che di nuovo la Salis apparisse in queste umilianti condizioni? Non si dica che una pressione di un governo "amico" - Meloni su Orban - non avrebbe potuto produrre alcun cambiamento! E se questo, come è stato a volte ribadito, è il modo di fare con tutti i detenuti in Ungheria, cosa si aspetta a espellere l'Ungheria dall'Unione europea per manifesta violazione dei principi fondamentali del diritto?

Lo stesso vale per tutti, anche per Chico Forti. Già Di Maio aveva annunciato la prossima estradizione e poi non se ne fece nulla. Meloni un mese fa ha annunciato di aver ottenuto il risultato, ma il tempo passa e si comincia a pensare che non è solo la burocrazia il motivo del prolungamento dei tempi.

A molti prudono le mani, i leoni inveterati da tastiera scrivono commenti da brivido sulla "giustezza" dei modi attuati nei tribunali ungheresi. Il consenso crescente alla violenza è un ulteriore motivo di preoccupazione, in un contesto di progressivo avvicinamento a una catastrofe che deve essere in qualsiasi modo evitata, attraverso l'impegno efficace di tutte e tutti gli abitanti del mondo.

Quindi, non occorre essere schierati a destra o a sinistra per gridare contro qualsiasi sistema di potere che usi le catene come deterrente nei confronti di presunti crimini di chicchessia o anche che non faccia nulla per evitarlo, facendo finta di non vedere che cosa accade. Come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia quando hanno paura.

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