La città di Palmanova sta diventando sempre più importante,
grazie a un sapiente investimento sul piano turistico e culturale.
In effetti, anche a livello nazionale, fino a qualche anno
fa era conosciuta soprattutto per l’inconfondibile struttura urbanistica a
forma di stella, rilevata dalle riprese aeree. Chi poi decideva di entrare
attraverso una delle tre suggestive porte, si trovava in un abitato
interessante, ma non immediatamente comprensibile nel contesto della sua
vicenda storica. Ora, il forte investimento sul decoro urbano e la
moltiplicazione di eventi culturali di ampio respiro hanno consentito di
raggiungere il prestigioso traguardo dell’inserimento nel patrimonio mondiale
Unesco.
Il “tour” richiede una mezza giornata libera, soprattutto
perché a ogni svolta si aprono nuovi scorci paesaggistici, uno più affascinante
dell’altro. Le alte muraglie si rispecchiano nelle acque del fossato, chiudendo
lo sguardo verso il centro, dal quale tuttavia emergono il tetto del Duomo e di
qualche altro edificio. Si può camminare vicino alle rive o si possono
affrontare i numerosi saliscendi che consentono di visitare gli anfratti e le
rovine delle cerchie più antiche. La copertura a prato, molto ben custodita,
crea l’impressione di trovarsi nel cuore di dolci colline, le caverne
artificiali che si aprono ovunque incrementano lo spirito di avventura.
Insomma, si tratta di uno scrigno di momenti importanti, di
monumenti interessanti e di paesaggi inattesi. Davvero, da non perdere!
Una bella escursione a Palmanova la si può fare in bici, partendo da Gorizia. Non necessariamente puntando direttamente, ma sfruttando l’opportunità che offre la Ciclovia Apple Adria (FVG1) che passa proprio per questa città. E’ meta di molti cicloturisti d’estate, soprattutto d’oltralpe, per fare una sosta con visita, per rifocillarsi. Si può fare così. Raggiungere, con il servizio treno+bici, la stazione di Udine e, da lì, individuare la ciclabile che va verso Palmanova. Si attraversa l’ampia campagna udinese su strade ciclabili sterrate ed asfaltate, tutte in piano. Una borraccia piena d’acqua è sempre consigliata. Una volta raggiunta Palmanova, consiglio anche di proseguire per Grado, sempre sulla ciclabile ben segnalata, che attraversando la laguna, non ha eguali in Europa. E da Grado? C’è opportunità, di ritornare a Gorizia - nel periodo estivo e, quindi verificare gli orari - con il servizio pubblico di bus+bici.
RispondiEliminaNevio Costanzo