Z. POSEGA, Monumento ai costruttori di Nova Gorica (particolare), 2008 |
In effetti l'esposizione - documenti e fotografie d'epoca - racconta la storia di uno dei luoghi più interessanti del XX secolo goriziano.
Forse tutti conoscono la fotografia, scattata probabilmente dal colle della Kostanjevica, di Nova Gorica prima di Nova Gorica. Si vede un grande prato, qualche casolare contadino sparso qua e là e al centro una fabbrica con un'alta ciminiera.
E' questa la "fornace", costruita e avviata nel 1922. La mostra ne racconta la breve ma intensa storia, culminata nell'immediato dopoguerra, quando le brigate di giovani e adulti provenienti da tutta la Jugoslavija per costruire tutti insieme la nuova città, hanno trovato in essa l'alloggio, la mensa, il luogo della socializzazione.
Anche dopo l'avventura della costruzione ex novo della nuova Gorizia, la fornace svolge un compito importante. E' sede di negozi, di attività al servizio della persona, anche di un supermercato chiamato scherzosamente "Standa", forse per richiamare il parallelo centro commerciale presente nella parte rimasta sotto l'Italia. Insomma, per molti anni è davvero "mesto v malem", una città in miniatura.
Come sempre, tutto ha un inizio, una crescita e una fine. Così, progressivamente, anche la "frnaža" ha dovuto lasciare lo spazio alla crescita di Nova Gorica, il cui piano regolatore iniziale prevedeva due sole vie principali, la "magistrala", attorno alla quale avrebbero dovuto condensarsi i condomini e l'Erjavčeva, collegamento diretto con la via San Gabriele in Italia, in profetica previsione di un miglioramento delle relazioni tra i due Stati confinanti. In realtà ben presto alla "magistrala" si è aggiunto l'asse viario attualmente denominato Delpinova e Gradnikova ulica, poi è stata realizzata la Kidričeva e infine la Prvomajska. Negli spazi incastonati tra queste quattro strade si è andata allargando la città.
Prima è stata demolita la caratteristica ciminiera, poi è stato raso al suolo l'intero complesso, dove ora sorgono il moderno palazzo con gli uffici della Capitale europea della Cultura 2025, una parte di quelli dell'Hit Casinò e, oltre un ampio piazzale, il centro studi con tutte le scuole di Nova Gorica.
Come memoria storica dell'antica destinazione, rimane solo la palazzina collocata all'ingresso dello stabilimento e del cortile, peraltro molto ben restaurata e ristrutturata, divenuta centro di aggregazione, sede di numerose associazioni nonché appunto, Galleria d'arte e di divulgazione culturale.
La mostra sarà aperta fino al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. Vale veramente la pena di passarci, per conoscere un tassello importante e interessante della storia del territorio goriziano.
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