venerdì 30 giugno 2023

Le meraviglie di Solkan

Un paese che merita di essere sempre più valorizzato è Solkan. 

E' molto antico, al punto da condividere con Gorizia la prima menzione in uno dei famosi documenti di donazione dell'imperatore Ottone III al patriarca Giovanni di Aquileia. In essi vengono infatti citati la "villa quae scalvorum lingua vocatur Goriza" e il "Castellum Silicanum".

E' il punto in cui l'Isonzo/Soča lascia il percorso tra i monti e affronta la pianura. Questo elemento geografico è ricordato da ben due fontane, una costruita con un mosaico della scuola di Spilimbergo, l'altra, molto suggestiva, nella piazza principale, opera dello studio degli architetti Vuga e Sadar.

E' una zona che ha tanto sofferto a causa della prima guerra mondiale, ai piedi del monte Sabotino la cui "conquista" ha portato alla morte di decine di migliaia di giovani che riposano nel cimitero presso il fiume e - gli italiani - nel grande sacrario di Oslavia.

E' il luogo dove i "Tolminotti", costretti alla fame dalle tasse imposte dai nobili Goriziani, si sono incontrati per parlamentare, prima di essere arrestati e di vedere uccisi i loro capi nella piazza del Travnik, all'inizio del '700. Il fatto è ricordato da un ampio murale dipinto sul cemento sotto il sovrapassaggio della strada statale.

E' il paese che ha dato i natali a insigni artisti e a personaggi importanti della storia goriziana. Tra essi l'eroe della guerra di liberazione dal nazifascismo Jože Srebrnič e Maks Valentinčič caduto come volontario antifranchista nella guerra di Spagna.

E' la terra dei falegnami, centinaia fino all'inizio del XX secolo, ora pochissimi. Il loro lavoro e le loro imprese sono richiamate in un piccolo ma interessante museo del legno e dei lavoratori, poco sopra il cimitero attuale.

E' il luogo in cui è stato costruito il ponte ferroviario in pietra con l'arco più ampio del mondo, sulla ferrovia Transalpina che da qui inizia il suo percorso lungo le valli dell'Isonzo e della Bača. Ed è il paese che ospita il centro Kajak dove si svolgono competizioni internazionali di canottaggio su fiume.

Ed è il posto in cui è stato recentemente costruito il ponte sospeso per la pista ciclopedonale, assai bella, che da qui costeggia l'Isonzo fino a Plave, in una sequenza ininterrotta di paesaggi mozzafiato.

Da qui si sale sul Sabotin, sul Monte Santo e sul San Gabriele, o magari su tutti tre in un giorno, lungo la Via dei Monti Goriziani, carica di storia e di bellezza.

Ci sono tantissimi altri motivi, oltre a questi, per valorizzare Solkan/Salcano e per dedicare alla sua visita una mezza giornata della propria vita, anche in vista della capitale europea della Cultura 2025. buon viaggio! 

1 commento:

  1. Notizie sempre interessanti utili a comprendere realtà così vicine a noi ,ma che conosciamo ancora troppo poco.
    Grazie mille Andrea

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