domenica 26 aprile 2020

1984

Il romanzo 1984 di Orwell capitò fra le mie mani prima del 1984, lo comprai dopo aver letto La fattoria degli animali e lasciò in me un'impressione indelebile. In quel momento il controllo ossessivo sulle persone, la manipolazione dell'informazione, gli schieramenti che variavano da un giorno all'altra, tutti da una parte o tutti dall'altra, la storia d'amore clandestina con disastroso finale... tutto ciò solleticava con forza l'immaginazione di un appassionato di fantascienza.
Poi ci fu la pessima idea - a questo punto non tanto "pessima" quanto deliberatamente "venefica" - di chiamare "Grande Fratello" una trasmissione televisiva simbolo dell'era del rincoglionimento sistematico dei telespettatori italiani (e non solo). In questo modo l'inquietante profezia di Orwell si era disinnescata e trasformata in una specie di gioco, a metà tra incentivo a farsi gli affari altrui e invidia nei confronti di pochi nullafacenti matricolati.
Questo spostamento d'attenzione ha portato a dimenticare l'originale, nonostante la diffusione, per la verità tra un pubblico abbastanza selezionato, di alcune stupende trasposizione cinematografiche (la prima, del 1956 è l'indimenticabile Nel 2000 non sorge il sole, poi proprio nel 1984 1984, nel 1985 Brazil e nel 2002 Equilibrium).
Rileggendo 1984 lo scorso anno, è sembrata svanire la proiezione verso il futuro che rendeva così affascinante il romanzo, ma l'assurda società descritta prendeva clamorosamente i contorni del contesto attuale. Decine di satelliti ruotano incessantemente sulla testa di ciascuno di noi, tracciano continuamente i nostri percorsi, ci possono vedere con semplici ingrandimenti, tramite i cellulari (anche quando sono spenti) siamo seguiti in tutti i nostri spostamenti, le ricerche su internet fanno conoscere gusti e orientamenti, le carte elettroniche identificano i conti correnti e gli acquisti, i vari mezzi di comunicazione sono interconnessi. Se racconto al telefono di voler trascorrere qualche giorno in Toscana, la mia posta elettronica si riempie immediatamente di proposte di alloggi, visite e ricerche, ordinariamente corrispondenti ai miei effettivi desideri o stili di vita.
Adesso ci si mette anche Immuni, applicazione chiaramente liberticida che sarà imposto di scegliere "liberamente", ovviamente per la nostra salute, per la nostra sicurezza, per la nostra felicità (proprio come diceva il Grande Fratello). Che differenza c'è rispetto al già pressoché totale controllo da parte del Potere che già ora sarebbe in grado di realizzare ciò che l'app si prefigge? Una sola, a differenza di tutti gli altri strumenti che ci seguono senza chiederci il permesso, Immuni deve essere richiesta dal soggetto che vuole auto-imporsela. Insomma, non solo controllati, ma anche riconoscere che "il Potere che lo impone è buono".
Guarda un po', come non pensare alle ultime parole di 1984? Winston Smith, dopo tutte le vicissitudini che lo hanno portato a ribellarsi, dopo essere stato ricondotto alla totale osservanza e cancellazione delle idee e dei sentimenti, è finalmente felice: Egli era riuscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello. 

3 commenti:

  1. Rimanendo sul tema della fantascienza, tra le varie specie aliene che popolano la galassia di Star Trek, mi ha sempre particolarmente impressionato quella dei Borg, sorta di razziatori che assimilano tutte le civiltà che incontrano in un'unica coscienza collettiva e totalitaria. Ho trovato particolarmente intrigante il dialogo tra la " regina dei borg" e il comandante Picard in Star Trek primo contatto. In questo dialogo infatti, emerge che ai borg non bastava assimilare ma pretendevano un'adesione volontaria all'assimilazione, una sorta di libero riconoscimento. Viene quindi da pensare che, alla fine, anche l'oppressore finisce col diventare vittima del suo stesso sistema di oppressione, perchè l'uomo necessita di una coscienza libera, per esprimersi, per creare, per sognare ... anche se un mondo grigio, può sembrare semplice e ordinato, alla fine i colori sono chiamati a riemergere, in alternativa passano i bombardieri nucleari che concludono 1984.

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  2. Guarda, la lista dei film sarebbe veramente lunga e nascerebbero delle belle discussioni, senza dubbio. Beh, il post che ho puntualmente condiviso sui miei spazi internet è veramente bello e si incastra perfettamente sull'attuale situazione. Queste visioni dei film dei libri (1984 tra i più esplicativi) collimano anche con gli studi di Corrado Malanga nella ricerca dell'Anima, della Coscienza in generale da un punto di vista scientifico, oltre che geniale.
    Voglio credere che questi messaggi profetici" su carta ", su pellicola, orali, ecc... siano da monito per un cambio di paradigma in ogni settore della società, guardare sempre i lati propositivi e "positivi" per nutrirli e farli diventare realtà. Questo post dimostra come non mai la conoscenza necessaria per comprendere come stanno le cose, proprio nell'attuale situazione in cui siamo tutti immersi. Lo ribadisco, è una occasione più unica che rara per un cambiamento coscienziale pacifico, dove l'essere umano dovrebbe essere, come dice il mio grande amico Silvano Agosti, proclamato "patrimonio dell'umanità" dove l'uguaglianza è all'ordine del giorno e dove soprattutto la tecnologia, per quanto meravigliosa, sia a servizio dell'uomo e non il contrario come ora...

    Felice domenica :)

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    1. Assolutamente d'accordo, la tecnologia sono strumenti, quindi hanno senso solo se funzionali al benessere dell'uomo. In alternativa rischiamo di cadere sulla tecnocrazia e sul totalitarismo

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