E’ difficile scrivere della persona che ti ha dato la vita. E’
giusto custodire gelosamente i particolari più intimi e preziosi. Ma sento anche
necessario raccontare alcuni tra gli infiniti aspetti della vita di mia madre,
per renderla almeno un po’ presente nella sfera dei ricordi dei tanti che l’hanno
conosciuta e le sono stati amici a Pisa, a Verona e soprattutto a Gorizia.
Anna Maria Boldrini è nata a Roma il 26 luglio 1926. Suo
padre Vincenzo aveva origini dalla zona di Vigevano, dove i Boldrini sono
tuttora ricordati dalla toponomastica locale come i fondatori del movimento
socialista, nella seconda metà del XIX secolo. Sua madre Ada era figlia di
Lorenzo Mazzetti, pastore evangelico delle chiese di Bergamo e poi di Napoli,
tra i fondatori della Chiesa Libera.
Ha vissuto l’infanzia tra Roma e Pisa, dove il padre si era
trasferito per motivi di lavoro. Durante la guerra è stata ospitata nella villa
del Focardo, sopra Firenze, dai suoi zii Nina Mazzetti e Robert Einstein, cugino
dello scienziato Albert. Ha vissuto un periodo felice, tragicamente concluso il
3 agosto 1944 con l’assassinio di Nina e delle due figlie Luce e Annamaria Einstein
(16 e 26 anni!) da parte dei nazisti in fuga verso il Nord Italia. Tale tragedia,
della quale era rimasta l’ultima testimone oculare dopo la scomparsa delle
cugine Paola e Lorenza Mazzetti, ha segnato molto l’intero percorso della sua
vita, tenuto conto anche del suicidio di Robert Einstein, quasi un anno dopo il
massacro della sua famiglia.
Dopo la guerra, si è laureata in lettere a Pisa con una tesi
sul monoteismo nella Grecia antica, il suo relatore è stato il prof. Aldo
Capitini, uno dei più importanti esponenti del pacifismo italiano, iniziatore
della marcia Perugia – Assisi. E’ stata esponente della FUCI (Federazione
Universitaria Studenti Cattolici), sedendo in Consiglio Nazionale accanto a
personaggi noti della storia italiana come Aldo Moro, Vittorio Bachelet e
divenendo per un breve periodo collaboratrice di Giorgio La Pira. Poi l’amore
ha preso il sopravvento e a Pisa ha incontrato mio padre, Enrico Bellavite, da
poco dottore in agraria presso la locale università. Dopo il matrimonio si sono
trasferiti a Verona, città natale di Enrico, dove sono nati i figli Maria Irene,
Paolo, Pierluigi e Andrea. Nel 1966 ha iniziato la carriera scolastica,
insegnando alle scuole medie di San Michele Extra.
Dal 1968 al 1988 la famiglia si è trasferita a Gorizia, dove
Anna si è fatta conoscere e apprezzare per il suo carattere allegro e
socievole, come pure per la competenza e l’entusiasmo riversati nell’ambito
scolastico. Ha insegnato a Fogliano, a Gradisca, in tutte le medie di Gorizia,
prima di approdare per alcuni anni a Lucinico. Ed è poi stata preside di
numerosi istituti dell’isontino. Ha sempre ritenuto il periodo “goriziano”
quello più produttivo e significativo della sua vita, quello nel quale ha
intessuto tante amicizie profonde e durature. Ha saputo raccontare il
territorio con grande simpatia ed empatia, per chi l’ha conosciuta restano
indimenticabili le sue guide nella Basilica di Aquileia, i percorsi lungo la
valle dell’Isonzo, l’accompagnamento nei luoghi più belli dell’arte e della
natura nella Slovenia e nel Friuli Venezia Giulia. Ha fatto parte del Centro Volontari
Cooperazione allo Sviluppo, con il quale ha avuto l’occasione di visitare
diverse realtà del Sud del Mondo, che hanno impresso in lei ricordi indelebili.
La casa di Via Angiolina 24, grazie a lei, è stata un vero e proprio porto di
mare, dove gli amici dei figli potevano trovare sempre un’accoglienza vivace,
dialettica e sincera. Sì, perché Anna è stata personalità molto forte e intelligente, ma anche talmente sincera nell’esprimere i propri punti di vista da suscitare
appassionate simpatie ma anche convinte e profonde antipatie.
Nel 1988, con il marito è ritornata a Verona, riallacciando alcune delle relazioni giovanili con i parenti e gli amici di un tempo. E’ stata preside alla scuola Gandhi e poi alla Betteloni, fino al definitivo pensionamento. Da quel momento la città scaligera è diventata il nuovo teatro sul quale accompagnare visitatori provenienti da ogni dove, sapendo coinvolgere i suoi ascoltatori nella contemplazione dei luoghi più noti e nella scoperta degli angoli più remoti. Ha iniziato anche a scrivere le sue memorie, rivelando aspetti gioiosi e tristi, entusiasmanti e drammatici sperimentati nella sua lunga vita. La malattia e poi morte del marito, avvenuta nel 2016, hanno portato un brusco cambiamento. Dopo quasi 67 anni di matrimonio, la solitudine si è fatta sentire, portandola alla decisione di trascorrere gli anni successivi nella casa di soggiorno Sant’Anna. Anche in questo caso è riuscita a farsi notare, organizzando piccole gite o rudimentali conferenze per gli ospiti di quella che è stata veramente per lei una nuova famiglia. Il covid ha interrotto queste piacevoli abitudini, la chiusura generale e gli anni hanno influito anche sulle sue potenzialità fisiche, ma non le hanno impedito di continuare a leggere, a ragionare e a cercare di conoscere e capire le dinamiche del mondo attuale. Negli ultimi mesi si è sempre più indebolita, fino a spegnersi serenamente la sera del 14 marzo 2025.
Ho letto e sono venuto ora a conoscenza, sentite condoglianze. Da me e Mirella
RispondiEliminaNoi tutti ti siamo vicini in questo triste momento. Un amichevole abbraccio.Famiglia Lenhardt Giorgio.
RispondiEliminaGrazie Andrea per questo bellissimo ritratto. Sentite condoglianze, Majda e Giuseppe.
RispondiEliminaSentite condoglianze prof.!❤️
RispondiEliminaSentite condoglianze famiglia Busatta
RispondiEliminaGrazie Andrea per avermi fatto "conoscere " tua mamma.
RispondiEliminaDonna ricca di valori e conoscenze.
Condoglianze.
Un forte abbraccio Andrea e grazie per averci regalato questo bellissimo ricordo della tua mamma.
RispondiEliminaCondoglianze per la grande perdita🙏
RispondiEliminaRinnovando il mio pensiero e la mia preghiera, ti ringrazio per questo ritratto scritto col cuore, che mi ha permesso di conoscere questa donna e mamma.. e ora un pò di più anche te! Simonetta
RispondiEliminaSolo oggi ho saputo che la tua mamma ha concluso il percorso della sua vita, lungo , intenso e costellato di vicende che hanno visto un'alternarsi di sofferenze, ma anche di tanti momenti di gioia e di costante impegno. . Esprimo a te e ai tuoi cari sentimenti di profondo cordoglio. A te un grande abbracci e un sincero grazie per averci fatto conoscere la tua straordinaria mamma.
RispondiEliminaBellissimo post dedicato a sua madre.Olgica origini slovene
RispondiEliminaSentite condoglianze
RispondiEliminaGrazie per avere scritto questa minibiografia di tua madre. Se ne evince il suo amore per la vita e la gioia di viverla significativamente nonostante le tragedie. Leggendo, abbiamo compreso ulteriormente le ragioni che ti hanno portato a essere l'uomo speciale che sei. Ti siamo vicini in questo momento, come amici e come compagni di viaggio. Un abbraccio grande da entrambi.
RispondiEliminaSentite condoglianze.L ho conosciuto iuta come preside a Gradisca
RispondiEliminaCaro Andrea, grande persona tua madre che ho conosciuta anche frequentando la vostra casa goriziana tanto accogliente. Un abbraccio a te, ai tuoi fratelli, alla famiglia.
RispondiEliminaCiao Andrea, ti giungano le mie commosse condoglianze e un forte abbraccio.
RispondiEliminaSentite condoglianze Andrea, ho conosciuto la tua mamma ad un corso di aggiornamento scolastico nel 1980., era una donna coltissima, interessante e appassionata...
RispondiEliminaSentite condoglianze Andrea. R.I.P.
RispondiEliminaGrazie infinite caro Andrea per la pregnante testimonianza su tua madre che non ho avuto modo di conoscere da quanto hai scritto su di lei, ma che deve essere stata una "grande" donna, ricca di intelligenza, cultura e di tanti molteplici interessi. Ancota le mie condoglianze e quelle di Marina, unitamente ad una preghiera e ad un ricordo di suffragio. Gianni Tomaello
RispondiEliminaJ
RispondiEliminaHo un bellissimo ricordo della tua mamma ai tempi in cui era Preside alla Favetti. Abbiamo lavorato insieme con molta empatia .
Sentite condoglianze e un abbraccio grande grande.
Andrea, grazie per avere per un attimo socchiuso per noi questa porta della tua vita che ora si è chiusa. Un grande abbraccio.
RispondiEliminaUn caro abbraccio, ti siamo vicini, Claudio, Vanda e Michele
RispondiEliminaGrazie Andrea. Lella
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