mercoledì 26 febbraio 2025

Cutro, 26 febbraio 2023 - 26 febbraio 2025

Il monumento ai caduti di Cutro, nel centro della frazione di Steccato (Calabria Jonica) richiama giustamente i sensi dell'umanità e della fraternità e consente di ricordare chi ha perso la vita nella sua lotta alla ricerca della libertà. Al monito contro "i trafficanti e gli scafisti" va comunque aggiunta la denuncia nei confronti della parte del mondo politico e degli organismi preposti che non ha fatto ciò che avrebbe dovuto fare. I morti - tanti bambini e donne tra loro! -  non sono morti soltanto per disgrazia, ma anche per la negligenza di chi non si è adoperato per salvarli. Ciò non riguarda la gente del luogo che si è fatta in quattro, a rischio anche della propria vita in una notte di tempesta, pur di poter portare conforto. E' riferito invece alla sottovalutazione del pericolo, ai ritardi di interventi strutturati, ai rimpalli di responsabilità fra le autorità. E così, a una manciata di metri dalla spiaggia, in una notte che più oscura di così non si poteva, il caso ha scelto di salvare quelli che si sono gettati in mare dalla parte giusta, condannando a morte certa tutti gli altri. Dalla tragedia sono derivati i Decreti Cutro, uno dei primi atti del governo Meloni. Invece di garantire la sicurezza ai poveri che solcano le vie del mare alla ricerca di un futuro possibile, il dettato della legge penalizza ulteriormente non soltanto chi fugge da guerra fame e persecuzione, ma anche - addirittura! - coloro che dedicano tempo, risorse ed energie a raccogliere i naufragi nel Canale di Sicilia. E' veramente un mondo alla rovescia! 

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