giovedì 6 febbraio 2025

La festa dell'8 febbraio travolga i muri dei cpr e ripristini subito Schengen

Il cpr di Gradisca d'Isonzo
Mentre si celebra - giustamente e con entusiasmo - la grande festa della capitale europea della Cultura, non si possono dimenticare due situazioni che Nova Gorica con Gorizia non devono dimenticare.

Il Centro per il Rimpatrio di Gradisca d'Isonzo, vero e proprio campo di concentramento nel quale le persone sono rinchiuse tra le sbarre di ferro, torna a far parlare di sé. Nel pomeriggio proprio di sabato 8 febbraio è prevista una manifestazione di solidarietà con i reclusi e di protesta contro l'esistenza di simili strutture di segregazione nella Regione e nel resto d'Italia.

Per altro verso, il Trattato di Schengen non è ancora stato ripristinato e i controlli sul confine - alla ricerca dei poveri cristi da spedire in cpr - continuano in forma abbastanza invasiva. Si pensi al valico della Casa Rossa, dove addirittura è stata sistemata una serpentina per rallentare il flusso delle auto, come ai tempi che si pensavano del tutto confinati nelle soffitte della storia. 

Sono due simboli potenti che non inficiano certo l'importanza della Giornata goriziana, con la presenza della presidente della Repubblica di Slovenia Pirc Musar e della Repubblica Italiana Mattarella. Al contrario, indicano quanto sia significativa una capitale europea "transfrontaliera" e quanto la celebrazione dell'8 febbraio possa contribuire a far nascere e soffiare un vento benefico, capace di abbattere tutti i muri, anche quelli del Cpr e tutti i confini, ripristinando e dilatando l'appartenenza al Trattato di Schengen.

Nessun commento:

Posta un commento