Angelo Floramo ad Aquileia. Foto IoDeposito |
Il nome dell'involontario protagonista di questa incredibile vicenda è un'assoluta garanzia di serietà e di competenza. Una delle figure più importanti della Cultura (con la C maiuscola) del Friuli Venezia Giulia, viene di fatto censurata perché vuole esprimere - con l'intelligenza e la delicatezza che gli sono proprie - una critica alla costruzione dell'acciaieria di san Giorgio di Nogaro. Ovviamente ogni lettore può essere d'accordo o meno con il punto di vista di Angelo, inaccettabile è che un giornale possa impedire perfino il confronto e il dialogo. E' un danno incalcolabile anche per la stessa testata, dal momento che tanti hanno preso finora in considerazione Il Friuli soltanto per approfondire la propria conoscenza attraverso la lettura dei sempre profondi e spesso avvincenti articoli di Floramo.
Uomo di enorme cultura, capace di accompagnare chi lo apprezza in viaggi indimenticabili nella storia e nella geografia, Angelo Floramo è anche un punto di riferimento per tutti coloro che immaginano una società aperta e accogliente, oltre che un apprezzatissimo insegnante di scuola superiore, con una rara capacità di valorizzare ogni singola persona e far sentire in ogni momento "a casa propria".
Impedire a una simile personalità di esprimere un proprio parere, sempre con argomentazioni ampiamente documentate e competenti, è compiere un gesto incomprensibile ma anche alquanto preoccupante. Insieme all'ovvia piena solidarietà ad Angelo, come non chiedersi dove stia andando la nostra società. Che fine farà la libertà di stampa, già a livelli minimi, anche se garantita dall'art. 21 della Costituzione? Fin dove ci porterà questa deriva antidemocratica e liberticida?
Mala tempora….
RispondiEliminaFissimo un popolo serio coscienzioso e consapevole saremmo già tutti scesi in piazza con i "forconi"...invece solo pochi dissensi via "piattaforme internet"...aiuto dove stiamo precipitando....Enza
RispondiElimina