domenica 21 aprile 2024

Sotto il Sabotino, con il pensiero a Dario Stasi

 

E' stato un bel modo per ricordare Dario, quello realizzato sabato scorso. L'edizione primaverile del Libro delle 18.03 ha previsto infatti un'uscita a Solkan, in linea con i contenuti del suo bel testo "Intorno a Gorizia".

Quaranta persone si sono incontrate al Centro Kajak. Hanno ascoltato una breve e intensa riflessione di Agostino Colla, presidente dell'Associazione Isonzo Soča. Ricordando l'amico, ne ha tratteggiato il carattere, i tanti obiettivi raggiunti e i sogni ancora rimasti nel cassetto. Con un carattere forte e un'indomita creatività, Dario Stasi è stato un vero costruttore di pace, che ha collaborato con entusiasmo a "demolire muri e costruire ponti". 

L'espressione, ormai divenuta quasi sintetico programma politico e sociale, è stata ben inserita in un luogo caratterizzato proprio da tre bei ponti. Il momento commemorativo è stato tenuto all'ombra della nuova passerella ciclopedonale costruita dal GECT/EZTS in vista del 2025. Si è poi percorso lo spettacolare sentiero sotto il viadotto "di Osimo", per raggiungere e sostare sotto la ferrovia Transalpina, contemplando l'arco di pietra più grande del mondo. Nel frattempo, l'Isonzo con i suoi colori ha dato il meglio di sé per alleviare la gioiosa fatica dei viandanti.

Molto interessante è stata la visita al Mizarski muzej, dove i gestori hanno riservato una calorosa accoglienza e hanno svelato la straordinaria storia dei falegnami di Salcano, un tempo artigiani di fama internazionale. Un pensiero al tempo che fu ha accompagnato i sorprendenti numeri: a fine '800 erano 350 le botteghe artigiane nel paese, nel 2024 ne è rimasta solo una, accanto a tanti ricordi opportunamente evidenziati dall'associazione che promuove e tutela la memoria di questa particolare vicenda sociale.

C'è stato il tempo per visitare altri luoghi caratteristici, la colonna all'inizio del sentiero percorso una volta dai pellegrini che salivano a Sveta Gora (Monte Santo), le fontane dedicate all'Isonzo nelle piazze, la chiesa di Santo Stefano con il ricordo del millenario dalla prima menzione del "Castellum Siliganum", il toccante monumento ai caduti partigiani. Insomma, è stato un breve percorso che ha consentito la conoscenza di luoghi geograficamente vicini, spesso attraversati ma poco conosciuti, come hanno rilevato i partecipanti che hanno concluso la gita con un piacevole "kosilo" presso la gostilna di Sveta Gora, salutati da un affascinante raggio di sole a illuminare il Triglav.

Qualcuno alla fine ha detto che "Dario Stasi avrebbe apprezzato questo modo di ricordarlo". E' una sintesi efficace di una bella mattinata in un lembo della capitale europea della Cultura.

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