martedì 21 aprile 2020

"Immuni" dalla democrazia, in nomine Securitatis

"Non c’è stato nessun vuoto decisionale - dichiara al Corriere della Sera Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute -. Già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio".
Davvero sembra di essere in uno di quei film horror tanto di moda alcuni anni fa. Il virus che si diffonde, il Potere che sa e che tiene il segreto per non far spaventare la gente, i provvedimenti presi quando è ormai tardi, perché l'eroe di turno ha svelato i retroscena.
60 milioni di italiani, appartenenti allo stato con la più bella Costituzione al mondo, trattati come bambini incapaci di intendere e di volere. E dal 20 gennaio al 10 marzo, cosa hanno fatto, "per contenere il contagio?
Hanno lasciato Ospedali, Case di Cura, Case di Riposo totalmente impreparate, in mano alle decisioni di sindaci o direttori costretti a prendere da soli decisioni difficili, con le conseguenze tragiche che sono sotto gli occhi di tutti. Hanno consentito feste di popolo e dichiarazioni incoscienti, sulla base dell'infantile principio dell'"andrà tutto bene", brindisi in piazza organizzati da (probabilmente) ignare amministrazioni di destra e di sinistra, hanno lasciato tranquillamente svolgere partite di calcio nazionali e internazionali, con stadi strapieni di spettatori, hanno permesso di continuare a lavorare fianco a fianco nelle fabbriche lombarde e piemontesi, senza alcuna protezione, hanno incentivato il turismo al punto che una Regione come il Friuli-Venezia Giulia offriva skipass gratis a chi avrebbe voluto passare sullo Zoncolan o a Tarvisio la domenica 8 marzo (sì, due giorni prima della chiusura della maggior parte della attività!).
E si potrebbe continuare ancora a lungo, con buona pace dei quasi 150.000 contagiati "ufficiali" e dei 25mila morti (una percentuale record assoluto del mondo in quanto a morti in rapporto al numero dei contagiati), provocati anche dalla "linea di non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio".
Certo, le dichiarazioni dell'alto esponente del Ministero della Sanità al Corriere della Sera si spera siano quanto prima smentite e attribuite - come si fa di solito - alla cattiva comprensione del giornalista. Perché se non fosse così, sarebbe una grave ferita della democrazia. I cittadini tenuti ignari dei rischi che corrono, ora vengono invitati a farsi "tracciare" dalla app Immuni, in modo che il Potere possa sempre sapere dove si trovino, possa assumersi in proprio l'onere di decidere al posto loro, possa determinare che cosa debbano o non debbano fare nella vita.
Naturalmente, tutto per "garantire la loro sicurezza".
Non si sa se pensare alla figura del Grande Inquisitore di Dostoevskij, alla confraternita di O'Brien di Orwell, a qualche sogno di Cankar, o al geniale cartone Minivip di Bruno Bozzetto...

2 commenti:

  1. Governanti e governati che si affidano ad app e algoritmi ... l'alba di Matrix? E pensare che, per andare sulla Luna, bastò un "supercomputer" con la capacità di calcolo di una contemporanea calcolatrice ...
    Potrebbe andare come disse l'agente Smith a Morpheus: "voi siete un virus e noi siamo la cura ..."
    Personalmente credo che la vera cura sia un atto di coscienza collettivo, una comune volontà di andare oltre, come fece Robinson Crusoe che salì su un monte per rendersi conto di essere su un'isola sperduta e agire di conseguenza.
    Il monte da salire potrebbe per noi essere il James Webb Space Telescope e ciò che mi aspetto emergerà sarà in linea con il pensiero di Ciolkovskj: "La Terra è la culla dell'umanità ma non si può vivere per sempre in una culla..."

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    1. Oh Matrix... film epocale. Comunque bel commento!

      Questo è un breve video abbastanza in tema che ho appena "scovato":

      https://youtu.be/iOw_Zyh81-w

      Buona serata! :-)

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