Dall’interpellanza dell'onorevole Riccardo Magi, presentata l’altro ieri alla Camera, si evince che la persona contagiata è arrivata nella struttura di Gradisca lo scorso giovedì 19 marzo e posta subito in isolamento. Soltanto dopo alcuni giorni è stata effettuata la verifica del tampone, poi sono trascorsi altri giorni prima dell’esito. In questo modo sono stati esposti al rischio tutti i trattenuti oltre a coloro che vi lavorano. Tutto ciò desta ancor maggior preoccupazione, dal momento che da una parte la prima persona coinvolta è stata poi ricoverata in ospedale a Trieste, dall'altra circola da giorni la notizia di un nuovo caso. Tale nuova situazione, anche se non ufficialmente confermata, è avvalorata anche dalla diffusione di un video - riportato anche nell’interpellanza di Magi - dove è ripresa un’altra persona in evidente crisi respiratoria o epilettica, “portata via” in barella da operatori in tuta bianca, maschere, guanti.
Che la situazione nel CPR non sia “sotto controllo” lo sancisce di fatto anche il Tribunale di Trieste che ha “liberato” ch i avrebbe dovuto essere inserito nel CPR in nome proprio dell’emergenza sanitaria. La stessa protesta dei reclusi contro i disagi derivanti dalle condizioni di vita nel CPR, con gli incendi appiccati nei giorni scorsi, testimonia quanto la s ituazione sia preoccupante .
Come ha giustamente rilevato l'onorevole Magi, ma come anche dimostrato dalla logica dei provvedimenti della Magistratura , non c'è alcuna prospettiva ragionevole sul fatto che possano essere eseguite le espulsioni. Per questo chiediamo che il Governo adotti subito iniziative per l’immediata sospensione di ogni nuovo ingresso e l’attivazione urgente di misure alternative al trattenimento, anche utilizzando i centri di accoglienza secondo un programma concordato con le Autorità competenti e le associazioni che li gestiscono.
Rete DASI FVG
c/o Centro Balducci
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