E' molto bella la fotografia che riprende i due sindaci, Ziberna e Miklavec, mentre discutono intorno a un tavolo interrotto dalla rete confinaria della Transalpina. Gorizia e Nova Gorica, due città una città, dialogano attraverso i loro rappresentanti e guardano insieme al futuro. Nell'immediato, si tratta di insistere presso i rispettivi governi nazionali perché vengano immediatamente rimosse la barriere, consentendo di riprendere la normale relazione di collaborazione e amicizia tra le genti che vivono intorno al purtroppo ripristinato confine. Non è un compito facile, dal momento che i due primi cittadini, per ottenere questo risultato, devono convincere i riottosi livelli amministrativi superiori, in particolare i due Capi di Governo ma anche il Presidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia. I primi infatti sono alle prese con i numeri di contagi da Covid-19 e utilizzano il virus come strumento per tenere sotto controllo un crescente malcontento delle "piazze" (rispettivamente di sinistra e di destra). Il secondo, Fedriga, è condizionato da una parte dal buon senso dall'altra dalle esigenze di partito (Lega) a d affermare tutto e il contrario di tutto, confini straaperti per i turisti provenienti dall'estero ma più chiusi possibile per quelli che dall'Italia vorrebbero raggiungere i luoghi di villeggiatura sloveni e croati; confini straaperti a chi viene a portare denaro, confini strachiusi a chi fugge dalla miseria, dalla guerra e dalla fame. Riusciranno i due primi cittadini a convincere i "sorestans", anche contrastando, se necessario, le loro stesse appartenenze politiche? La foto della Transalpina sembra orientare a una risposta positiva.
Altra questione è quella relativa a che cosa si dicono i due sindaci, al di là della giusta richiesta. Non è una semplice curiosità, ma l'interesse per ciò che riguarda ogni cittadina e cittadino, non solo residente nelle due/una città, ma anche nelle Valli dell'Isonzo e del Vipacco, nei territori aquileiese e carsico oppure, allargando ulteriormente lo sguardo, in quel gran territorio che ai tempi del Presidente del F-VG Illy si chiamava euroregione e a quelli del Presidente della Provincia Gherghetta veniva definita europrovincia.
Gorizia e Nova Gorica, impegnati nella corsa a diventare "capitale europea della Cultura nel 2025", potrebbero essere capofila in questa nuova costruzione della Mitteleuropa, procedendo dalla Cultura e proseguendo attraverso tutti gli altri settori dell'umano vivere. Ma questo è un altro discorso, che richiede un'altra approfondita riflessione.
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