Gli studenti di sloveno al Kulturni dom di Gorizia |
Dopo aver visitato il Trgovski dom di Corso Verdi e la luminosa biblioteca Feigel, lo scorso fine settimana si sono immersi nelle culture che caratterizzano con la loro diversità e mescolanza Gorizia e Nova Gorica. Hanno incontrato tanti personaggi interessanti, visto monumenti storici importanti, conosciuto la peculiarità di una terra dove troppo sangue è stato versato durante le guerre, troppe ingiustizie sono state perpetuate dal fascismo, troppe violenze hanno impedito per tanto tempo di riconoscere la straordinaria bellezza della natura e dall'arte. Hanno goduto della nuova situazione, nella quale il confine non è più una barriera, ma un passaggio, un ponte tra differenti lingue e concezioni della vita che ora si congiungono - o si dovrebbero congiungere - nell'accoglienza della responsabilità affidata dall'Europa.
Da dove sono arrivati professori e studenti? Dove si può studiare in Italia la lingua slovena? Forse a Trieste e a Udine? Vi chiederete coi... Eh sì, a Trieste e a Udine, ma anche a Padova, a Roma e a Napoli dove l'insegnamento dello sloveno è previsto all'Orientale da oltre 110 anni!
C'è da sorridere mestamente, se si pensa che nelle scuole italiane di Gorizia, città nella quale lo sloveno è la lingua di una parte cospicua della popolazione, in stretto rapporto con Nova Gorica, dove quasi tutti lo parlano come lingua madre, non esiste l'opportunità di poter affrontare un corso curricolare adeguato.
Un grande grazie ai corsisti per la loro visita e l'invito a essere di nuovo quanto prima fra noi. Non bastano tre giorni per conoscere e amare questo meraviglioso territorio. Ma in tre giorni se ne può avere un'idea e coltivare il desiderio di ritornare. Najlepša hvala vsem!
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