domenica 10 novembre 2024

Benito Mussolini non onora in alcun modo Gorizia

Lunedì 11 novembre, la consigliere comunale Eleonora Sartori presenterà una mozione per proporre la cancellazione del nome di Benito Mussolini dal registro dei cittadini onorari del Comune di Gorizia.

Con molti altri Goriziani, esprimo piena solidarietà alla proponente, nella speranza che avvenga in Consiglio ciò che sembra ovvio, ovvero l'accettazione della proposta, possibilmente dopo adeguata e serena discussione.

Di fatto, chi voterà per la mozione Sartori affermerà semplicemente che "Gorizia non onora più Benito Mussolini". Chi voterà contro o si asterrà, consapevolmente o meno affermerà che "Gorizia onora ancora Benito Mussolini". Elementare Watson!

Il conferimento di una cittadinanza onoraria è infatti sempre un atto simbolico e come tale soggiace alle regole del contesto storico. In una determinata situazione, quella appunto del Ventennio, la politica fascista ha voluto questo atto, per dimostrare la piena adesione della città a colui che avrebbe istituito una feroce dittatura in Italia, imposto le leggi razziste e trascinato milioni di persone nella catastrofe della seconda guerra mondiale. In una nuova situazione, come quella determinata dalla Resistenza e dalla Liberazione dal nazifascismo, sarebbe stato naturale compiere immediatamente questo atto di cancellazione del nome di colui che non merita certamente alcun onore, tanto meno quello di essere cittadino di una città provata dalle sue funeste decisioni come è appunto Gorizia.

Tale eliminazione dall'albo non c'entra assolutamente nulla con la cosiddetta "cancel culture". La città è piena di monumenti e architetture fascisti e nessuno pretende la loro demolizione o cancellazione, in quanto testimonianza muraria - in certi casi anche interessante - di una storia che dovrebbe essere definitivamente passata. Altra questione è quella dell'onore di essere appuntati nell'inevitabilmente mutevole albo dei meritevoli o di ricevere la dedicazione di una strada o piazza cittadina. La loro valenza simbolica e la forma di per sé stessa effimera (si pensi al Corso Italia che in poco più di trenta anni, tra il 1914 e il 1948, ha cambiato nome non meno di sei volte!), fa sì che non debba essere consegnata alla storia una menzione d'onore, bensì il suo destino che nel caso di Mussolini non dovrebbe essere altro che quello di una "storica" cancellazione della cittadinanza onoraria.

Eleonora, grazie per la tua iniziativa che merita un'unanime e convinta adesione!

3 commenti:

  1. Certamente andrebbe cambiato il nome alla via dedicata al generale Cadorna, anche perché ultimamente fra la voragine e l'incendio agli ex bagni pubblici, ultimamente porta male.

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  2. Ho ascoltato oggi su Rai FVG la sua intervista.Mi complimento per tutte le sue attività.in particolar modo per l'accoglienza ai migranti.Olgica Tedoldi

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