sabato 26 marzo 2022

Verso le elezioni comunali: H come Hit. Un progresso che non è solo casinò...

Hit (Hoteli Igralnice Turizem) è una società per azioni che gestisce alcuni casinò a Nova Gorica e in molte altre zone della Slovenia. Si tratta di una presenza controversa, sostenuta attivamente anche dallo Stato. Da una parte infatti con i proventi delle case da gioco si sono finanziate molte attività e si sono create importanti opportunità di lavoro, dall'altra tale ricchezza derivata essenzialmente dal gioco d'azzardo, ha creato una sorta di "bolla" che fino a qualche anno fa ha ostacolato uno sviluppo più organico del territorio. Non a caso la città ha subito un forte contraccolpo dal tracollo delle presenze dovuto alla crisi economica prima, poi alle "serrande chiuse" a causa del covid. Oltre a ciò esistono numerosi problemi legati alla circolazione di tanto capitale e al vero e proprio (ahimé, volontario) salasso subito dai clienti, la maggior parte dei quali italiani che, come diceva tempo fa un amico, "entrano tutti felici ed escono quasi tutti disperati".

Certo, Nova Gorica e dintorni presentano in questi ultimi anni anche il volto di un'imprenditoria interessante e innovativa. Se nella zona industriale e commerciale si incontrano eccellenze mondiali nel campo dell'innovazione tecnologica, è anche molto curata l'attività legata al turismo, sia cittadino che extraurbano, con la valorizzazione delle meraviglie naturali costituite dalla montagne sopra Gorizia, dall'altopiano della Bainsizza e dall'immensa foresta di Trnovo. Certo, anche in questo campo non mancano contraddizioni, con le più volte citate problematiche legate allo sfruttamento dell'Isonzo, ma anche con la minaccia di una deforestazione sistematica che produrrebbe certamente guadagni immediati ma soprattutto una catastrofe ecologica. Come ovunque, si è sulla sottile cresta tra le esigenze del cosiddetto progresso e quelle di un rispetto profondo per la natura e più in generale per la Vita.

Ajdovščina, da Otliško okno
E' da notare una recente notizia, riportata dai quotidiani sloveni. Il proprietario dell'azienda Pipistrel ha ceduto l'attività a un pool di imprenditori americani, "offrendo" 25 milioni di euro al Comune di Ajdovščina per creare un polo formativo, tecnologico e industriale in grado di generare occupazione specializzata e generica per migliaia di persone, soprattutto giovani e per rafforzare la già avviata realtà universitaria della cittadina sulle sponde dell'Hubelj. E' già prevista la costruzione di ben 400 nuove case, per sostenere una forte crescita demografica che incrementerà sempre più l'importanza dell'antico accampamento romano sulla via Gemina. 

Cosa significa questo? Che non esiste più la vicina "città dei casinò", perché Nova Gorica si caratterizzerà sempre più sul piano culturale e di gestione politica dell'intera valle del Vipacco/Vipava, mentre Ajdovščina sarà sempre più zona tecnologica e industriale, in un'intelligente sinergia studiata e in procinto di essere efficacemente realizzata. E che Gorizia, la vecchia Gorizia, deve stare attenta a non perdere il treno, perché lo spostamento verso est dei punti di attrazione del territorio potrebbe favorire un migliore aggancio con la capitale della Slovenia e con il crocevia di traffici economici ma anche e soprattutto culturali tra nord e sud, est e ovest dell'Europa, che ha sempre definito la speciale vocazione di Lubiana. Attenzione quindi, futuri amministratori della "stara" città. La capitale culturale d'Europa sarà realmente tale se si terranno presenti anche questi particolari aspetti che riguardano l'economia, ma anche la realizzazione di adeguate infrastrutture e soprattutto la capacità di "crescere" nella sostenibilità umana e ambientale. Nova Gorica e Ajdovščina hanno intrapreso questa strada, occorre urgentemente che anche la vecchia Gorizia si svegli, salti con convinzione sul loro carro e pensi insieme al loro il proprio futuro. 

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