venerdì 17 dicembre 2021

Regaliamo un libro! Con un piccolo suggerimento...

Regalate un libro! Questo è l'invito in occasione delle feste, di tutte le feste, quelle generali e quelle personali. Un libro è un regalo che resta per sempre, collega indissolubilmente colui che dona con chi riceve. Un libro accresce la cultura, consente di trascorrere momenti intensi e profondi, crea comunicazione con le altre persone, contemporanee, viventi in ogni parte del mondo oppure vissute in altri tempi ma portatrici, ciascuna, di un particolare tassello alla consapevolezza di essere, prima di ogni altra definizione, "umani". Regalate un libro, per bambini, per adulti, con argomento storico, scientifico, geografico, politico. Regalate un romanzo di evasione o di fantascienza, un classico, un moderno, quello che volete... Ma regalate un libro!

In questo contesto, si consenta in un blog dedicato allo "spirito dei piedi", una piccola promozione personale.

Gorizia tra le nuvole è un anzitutto un libro sul cammino. E come ogni testo di questo tipo, può essere utilizzato come una specie di guida, con l'indicazione dei percorsi da seguire e con la proposta di rivolgere lo sguardo verso questo o quel particolare. Naturalmente può essere ben utilizzato anche da chi non può marciare, "camminando" con il pensiero e la curiosità sulle strade di Gorizia e Nova Gorica, riflettendo su un passato troppo spesso rannuvolato, su un presente molto più sereno e su uno scintillante futuro che - a determinate condizioni - potrebbe realizzarsi.

E' anche un libro fotografico, con stupende immagini in bianco e nero, opera di quel grande artista che è Massimo Crivellari. La maggior parte delle foto consente di scoprire scorci inediti, angoli di bellezza insospettabili, ma anche di entrare più direttamente nel contesto storico di un territorio straordinario, che il compianto giornalista Demetrio Volčič definiva "senz'altro unico in Europa, forse anche nel mondo".

Il percorso prevede una partenza dal Municipio della "vecchia" Gorizia, il superamento dei colli del Castello e di Kostanjevica, l'attraversamento dell'intera Nova Gorica e la salita al monte San Gabriele/Škabrjel, da Kromberk e dal Kekec. Contemplato l'inedito panorama sulle due Gorica/Gorizia, si scende alla sella sopra Grgar per salire a Sveta Gora/Monte Santo, proseguendo poi fino al Vodice e al monumento al general Gonzaga. Una ripida discesa conduce all'Isonzo/Soča, da attraversare sull'ampio ponte della cosiddetta "strada di Osimo". Da lì, dopo un paio di chilometri sulla splendida ciclabile Solkan - Plava, si sale il magnifico versante nord del Sabotino, se ne attraversa l'aerea cresta fino alla cima, si prosegue passando accanto ai suggestivi ruderi dell'eremo di San Valentino e si scende attraverso la O di Tito fino a Pevma. C'è il tempo per uno sguardo agli affreschi di Tone Kralj e per avvicinarsi, attraversando il parco Coronini e passando davanti alla chiesa metodista e al teatro Verdi, di nuovo al Municipio, completando così il cerchio.

Si tratta di più di trenta chilometri, circa 1500 metri di dislivello, almeno nove-dieci ore di marcia, ovviamente si può facilmente abbreviare, "tagliando" l'uno o l'altro monte. 

La chiave di lettura è anche simbolica, suggerisce speciali significati. Le Gorizia/Gorica unisce (l'uso del singolare pur essendoci l'articolo plurale non è una svista, il motivo è spiegato nel testo)  singolarmente il nuovo e il vecchio, la tradizione e la modernità, in una sintesi mirabile da prendere in considerazione, se si vuole offrire all'appuntamento del 2025 una radice autenticamente e laicamente spirituale. Le tre "montagne" rappresentano in qualche modo l'Oriente e l'Occidente visivamente uniti dal ponte di Salcano, l'arco di pietra più grande del mondo, da una parte l'enfasi dell'Unità, dall'altra la valorizzazione della Molteplicità, in un'unione di intenti che non presuppone più di "risolvere il problema" delle lingue e delle culture diverse, bensì di "viverlo" come una gigantesca occasione, come un potente e universale messaggio di pace, giustizia e vera libertà.

E' vero, il libro ha già un  paio d'anni, diffuso all'inizio del 2019, ma è del tutto attuale, anzi, ancora più attuale per comprendere le importanti ragioni per le quali l'Unione Europea ha indicato proprio Nova Gorica con Gorizia come "EPK", Capitale europea della Cultura 2025. E' solo un suggerimento, l'importante è che, qualunque esso sia, "regaliamo un libro"...

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